Tutor: Ins. Miggiano Ottavia
Specialista: Ins.
Patrizia Pigato
Il progetto “Apprendere con il metodo analogico”è
stato proposto per formare i docenti e
dare loro l’opportunità di conoscere un metodo che permette ,attraverso
determinati strumenti e strategie, di valorizzare le potenzialità dei bambini
di oggi.
Le docenti corsiste sono 24, con la presenza
dell’esperta ins. Patrizia Pigato e della
tutor del progetto, Ottavia Miggiano, insegnante del plesso di S.
Caterina.
Il corso si articola in 8 fasi di quattro ore
ciascuno in cui sarà presentato il Metodo Analogico del prof. Camillo Bortolato
e i suoi strumenti.
Si scoprirà come la via analogica incontra il modo
di apprendere dei bambini che è fatto di immagini e aderisce alle strategie
adottate dai bambini che sono le stesse che adottavamo noi adulti quando
eravamo bambini.
Verrà dimostrato come
gli strumenti del maestro Camillo
alleggeriscono la didattica e rendono la scuola meno pesante per alunni
insegnanti e genitori.Si sperimenterà che l’obiettivo di ogni strumento è facilitare l’apprendimento senza creare dipendenza e che gli strumenti del metodo analogico non hanno bisogno di essere “imparati” per usarli.
Gli
stessi strumenti potranno essere impiegati, con ottimi risultati, come
strumenti compensativi per i bambini più delicati negli apprendimenti.
Alla
fine risulterà chiaro che il metodo si adatto bene anche all’ insegnamento a
bambini che non conoscono la lingua italiana perché è un metodo con
predominanza visiva che verbale.
L'ins.
Pigato condividerà la sua esperienza che
l’ ha portata a credere che tutti impareranno “a volare” quando l’apprendimento
della scuola sarà come quello della vita, fatto di amore di passione di errori
e di fatica.
Lettera che il prof. Camillo Bortolato ha inviato agli insegnanti in chiusura di quest'anno scolastico
METODO ANALOGICO
Cari colleghi e genitori,
al termine di quest’anno, pieno come sempre di soddisfazioni e di rammarichi, desidero salutare quanti hanno condiviso la strada del metodo analogico.
Vi ringrazio per la sincronia di sentimenti: condividiamo la stessa fede di riuscire a rendere la scuola più sorridente per noi e per i nostri bambini.
Annuncio che a settembre uscirà il testo “La via del metodo analogico”, un chiarimento teorico di tutto il percorso.
Allego infine un riflessione sul calcolo scritto, che è uno stimolo a proseguire nella ricerca di una scuola meno pesante per tutti.
Serene vacanze,
Camillo Bortolato
al termine di quest’anno, pieno come sempre di soddisfazioni e di rammarichi, desidero salutare quanti hanno condiviso la strada del metodo analogico.
Vi ringrazio per la sincronia di sentimenti: condividiamo la stessa fede di riuscire a rendere la scuola più sorridente per noi e per i nostri bambini.
Annuncio che a settembre uscirà il testo “La via del metodo analogico”, un chiarimento teorico di tutto il percorso.
Allego infine un riflessione sul calcolo scritto, che è uno stimolo a proseguire nella ricerca di una scuola meno pesante per tutti.
Serene vacanze,
Camillo Bortolato
CALCOLO SCRITTO - BASTA SOFFRIRE
In classe, come insegnante,
impieghi quattro anni per far diventare un bambino simile alla
calcolatrice. E hai sottratto anni di possibilità meravigliose per la sua
intelligenza.
Molti bambini hanno sofferto e alcuni hanno anche fallito.
Molti bambini hanno sofferto e alcuni hanno anche fallito.
Vorrei
- Vorrei che in classe prima si sviluppasse il
calcolo mentale con la Linea del 20, che è lo strumento più veloce per
imparare a calcolare.
- Vorrei che in seconda
si imparassero le tabelline, che servono anch’esse per il calcolo a mente,
e si accennasse, senza insistere troppo, ai quattro algoritmi scritti.
- Vorrei poi che in
terza, quarta e quinta si passasse, solo nell'ambito dei problemi, all’uso
della calcolatrice.
- Vorrei infine che in
quinta si ritornasse su questi
algoritmi per consolidare la loro procedura.
Così
- Sparirebbe
il problema degli strumenti compensativi solo per alcuni.
- Si
aprirebbe uno spazio straordinario per il calcolo mentale, che è umano,
universale e insostituibile e da perseguire sempre.
Soprattutto si
eviterebbe di identificare la matematica con il calcolo scritto, come succede attualmente.
Perché la
matematica vera non è in queste quattro operazioni standardizzate e
meccaniche, ma è dentro di noi, ancora prima di andare a scuola.
Per l’articolo completo: http://www.camillobortolato.it/metodo_analogico.aspx?vai_a=4

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